Nel corso dei secoli l’arte del cammeo ha affascinato numerosi creatori di gioielli. Come abbiamo già visto in altre occasioni, molto spesso le piccole sculture si sono ispirate alla mitologia o a immagini romantiche, per poi evolversi nel corso del tempo, aumentando la propria fama, quando durante il suo regno, la Regina Victoria di Inghilterra li donava come piccoli presenti.
Sicuramente i cammei più noti sono quelli realizzati con la conchiglia sardonica, tipica lavorazione di Torre del Greco, ma un’altra varietà molto affascinante è quella realizzata con l’agata blu.
L’agata è considerata una varietà opaca del quarzo e deve il suo nome al fiume Acate in Sicilia, conosciuto oggi come fiume Drillo. Nel fiume siciliano ancora oggi vengono recuperate queste pietre blu, impiegate nella realizzazione dei cammei. In linea di massima l’agata è la stessa pietra dell’onice, si differenziano tra loro per le striature del colore al loro interno.
Questa pietra si presta perfettamente per la realizzazione dei cammei, grazie alla durezza, di molto superiore rispetto alla conchiglia sardonica. Sebbene questo aspetto, costringe all’utilizzo di macchinari per la sua lavorazione, il cammeo rifinito si presenta molto più resistente e il colore non diminuisce nel tempo.
Per l’incisione dei cammei in agata spesso vengono utilizzati gli ultrasuoni. È molto difficile distinguere l’impiego di strumenti ad ultrasuoni, rispetto alla lavorazione manuale.
L’agata è considerata la pietra simbolo dei nati in maggio e la pietra portafortuna per i segni zodiacali dei Gemelli e del Cancro. Inoltre, l’agata è la pietra che viene donata per festeggiare il dodicesimo anno di matrimonio.
Le pietre di agata aiutano inoltre, ad entrare in contatto con la natura e favoriscono l’introspezione.
Non mancano coloro che decidono di investire, acquistando cammei di agata perché ancora al giorno d’oggi si confermano un ottimo investimento.
